L’Hotel Buongustaio dista dalle zone del Chianti 125Km. L’area del Chianti in Toscana è una delle zone della regione più conosciute ed apprezzate dai visitatori di tutto il mondo.
Da un punto di vista geografico i confini del Chianti non sono definiti in modo netto, tuttavia il territorio si può considerare compreso tra le province di Firenze e Siena.
In alcuni casi si usa suddividere il Chianti in “fiorentino” e “senese“, ma questo avviene sopratutto in riferimento alla produzione viticola.
Territorio
Il Chianti offre a chi lo visita un susseguirsi di paesaggi unici, contraddistinti da dolci e verdi colline, ampie distese di vigneti ed oliveti, piccoli borghi, caratteristiche pievi e case coloniche in pietra.
I paesaggi del Chianti sono talmente belli e particolari da venir spesso fotografati e riprodotti in cartoline e calendari distribuiti in tutto il mondo.
Zone Vinicole
Conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, il rinomato vino Chianti è un vino a denominazione di origine controllata e garantita prodotto in Toscana nelle zone vinicole di Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Prato e Pistoia. In particolar modo, la produzione di vino Chianti fu disciplinata nel 1932 da un decreto ministeriale che stabiliva la sua produzione nelle seguenti sottozone: Chianti Classico, Colli Senesi, Colli Fiorentini, Colli Aretini, Colline Pisane, Rufina, Montalbano. A tali territori nel 1996 venne aggiunta la zona di Montespertoli.
Produzione del vino Chianti e zone vinicole del Chianti
Il vino Chianti nasce in vigneti di Sangiovese e, in misura largamente minore, in altri vitigni a bacca bianca e bacca rossa posti in collina ad un’altezza non superiore di 700 metri. Intorno alla seconda metà del 1800 il Barone Bettino Ricasoli indicò una composizione ufficiale del vino Chianti che prevedeva un utilizzo del 70% di Sangiovese, un 15% di Malvasia e un 15% di Canaiolo. A tutt’oggi invece i produttori utilizzano quasi unicamente le uve di vitigni Sangiovese e, in casi molto più rari, le uve di Sangiovese insieme a modeste percentuali di uve derivanti da vigneti Merlot e Cabernet Sauvignon.
Le viti da cui viene raccolta l’uva destinata a diventare vino Chianti sono allevate con il sistema Guyot e, dopo i processi di vinificazione e imbottigliamento che devono essere effettuati nella zona di produzione salvo eventuali deroghe, il vino necessita di un invecchiamento minimo fissato al 1° Marzo dell’anno successivo alla vendemmia.
La produzione collinare del vino Chianti si riflette anche nella denominazione delle zone in cui viene prodotto. Infatti, se in origine il Chianti veniva prodotto esclusivamente nelle zone di Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti, per le crescenti richieste che ne venivano fatte, a partire dagli inizi degli Anni ’30 del secolo scorso la sua produzione venne estesa anche ad altri colli della Toscana.
A tutt’oggi il Chianti viene prodotto nelle seguenti zone vinicole:
Chianti Classico
Colli Senesi
Colli Fiorentini
Colli Aretini
Colline Pisane
Rufina
Montalbano
Montespertoli
Oltre ad assumere il nome delle sottozone in cui viene prodotto (Chianti Colli Senesi, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Colli Aretini etc.) un vino Chianti può anche essere di tipo:
Riserva, se invecchiato almeno 2 anni e avente un volume alcolometrico di 12,5°.
Superiore, menzione istituita nel 1996 per indicare quei vini iscritti all’Albo Superiore del Chianti e prodotti con regole disciplinari più rigide.